L'arte di respirare (Italian Edition) by James Nestor

autore:James Nestor [Nestor, James]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Aboca
pubblicato: 2021-03-17T23:00:00+00:00

Attorno al 1500, lo stile di vita agricolo avviato diecimila anni prima nel Sudovest Asiatico e nella Mezzaluna Fertile invase il mondo intero. La popolazione umana crebbe di mezzo miliardo, cento volte quello che era stata agli albori dell’agricoltura. La vita, almeno per gli abitanti delle città, era misera: flussi di escrementi scorrevano lungo le strade, l’aria era impestata dal fumo del carbone e i fiumi e i laghi vicini erano pieni di sangue, grasso, capelli e acidi degli scarti delle manifatture. Infezioni, malattie ed epidemie erano una minaccia costante.

In queste società, per la prima volta nella storia, gli esseri umani potevano passare le loro vite intere a non mangiare altro che cibo lavorato: niente di fresco, niente di crudo, niente di naturale. Nei secoli successivi, il cibo sarebbe diventato sempre più raffinato. I progressi nella macinazione asportavano dal riso il germe e la crusca, lasciando solo l’amidaceo seme bianco. Il mulino a rulli (e, più tardi, il mulino a vapore) strappava il germe e la crusca dal frumento, lasciando solo una farina morbida e bianca. Carne, frutta e verdura venivano inscatolate e imbottigliate. Tutti questi metodi allungavano la vita dei cibi sugli scaffali e li rendevano accessibili al pubblico. Ma rendevano anche i cibi mollicci. Lo zucchero, un tempo una merce preziosa da ricchi, diventò sempre più diffuso e a buon mercato.

Questa nuova dieta, altamente lavorata, mancava di fibre e dello spettro completo di minerali, vitamine, amminoacidi e altre sostanze nutritive. Di conseguenza, le popolazioni urbane diventarono più basse e malaticce. Negli anni trenta del Settecento, prima dell’esordio dell’industrializzazione, il britannico medio era alto circa un metro e settanta.204 Nel giro di un secolo, la popolazione calò di circa cinque centimetri, a meno di uno e sessantacinque.

Anche il volto umano cominciò a deteriorarsi in fretta. Le bocche si restrinsero e le ossa facciali diventarono sottosviluppate. Le malattie dentali dilagarono e l’incidenza di denti e mandibole storti aumentò di dieci volte nell’era industriale. Le nostre bocche diventarono così malconce, così sovraffollate, che era molto comune farsi togliere del tutto i denti.205

Il sorriso sghembo del monello di strada dickensiano non era un problema di pochi orfani miserandi, ne soffriva anche la classe alta. “Migliore la scuola, peggiori i denti” osservò un dentista vittoriano. I problemi respiratori esplosero.206

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